Anello “La Montagna di Leonardo”

Anello “La Montagna di Leonardo”

Luogo di partenza: Trappa di Mombracco

Accesso stradale: Da Pinerolo o Saluzzo si segue la SR 589 dei Laghi di Avigliana sino alla località Crocera di Barge, e poi la SP 29 che in circa 8 Km conduce a Barge. Oltrepassato l’abitato in direzione di Barge, dopo circa 700 metri, si imbocca la strada segnalata a sinistra, che in circa 5 chilometri conduce alla Trappa.

Cartografia: Fraternali 1:25000 - numero 10 - Valle Po Monviso

Quota di Partenza: 923 metri

Quota massima raggiungibile: 990 metri

Tempo totale (escursionismo) / Lunghezza totale (mountain bike): 8 ore circa

Dislivello totale: 1100 metri circa

Difficoltà: Escursionistico

Periodo da preferire: Aprile-giugno e settembre-novembre

Note: Percorso ad anello che compie il giro del Mombracco ad un’altitudine compresa tra i seicento ed i mille metri.

Descrizione del percorso: Dal Piazzale (920 m) si costeggia il muro Occidentale del convento e si procede lungo la via asfaltata in direzione Sud-Ovest. Dopo circa 250 m dalla certosa si lascia la strada principale per deviare a destra in discesa lungo “via Nuova” segnata da un cippo in cemento. Si oltrepassa un’anomala costruzione colorata (un vagone di un tramvai) ed una fontana collocata sotto faggi, noccioli e castagni.
Si continua sempre la strada principale pianeggiante o in discesa tralasciando le diramazioni laterali. Dopo circa dieci minuti dalla partenza si incontra sotto una grande e bella balma una bacheca de La Montagna di Leonardo. Subito dopo si incrocia una strada sterrata e la si segue in salita raggiungendo il Pian delle Monache (850 m).
Si perviene all’agglomerato e lo si oltrepassa andando dritto a fianco di grandi castagni da frutto. Si lascia alla destra un pilone diroccato fiancheggiato da pini strobi e qualche abete bianco, presenti per azioni di rimboschimento. Si oltrepassano altre costruzioni in pietra e si prosegue in salita tra faggi, betulle, noccioli e sorbi degli uccellatori. Dopo oltre mezz’ora dalla partenza si può godere di un’ottima visuale panoramica sulla catena alpina e sull’abitato di Barge in prossimità di alcuni torrioni ben visibili sulla sinistra (990m, 45 minuti dalla partenza).
Si procede sempre su stradina principale pianeggiante o in discesa, trascurando eventuali diramazioni. Si raggiunge in breve un bel bosco di faggi ove la stradina diventa sentiero in lieve salita verso una bella meira fiancheggiata da una bacheca de La Montagna di Leonardo. Si continua in discesa costeggiando muretti a secco e notando in alto degli antichi esempi di terrazzamento. Lungo questo tratto occorre attraversare qualche ruscello che in inverno si presenta ghiacciato, regalando così immagini suggestive ma anche la necessità di qualche attenzione maggiore. Il percorso prosegue incontrando altre meire immerse nella faggeta che a tratti consente spazi panoramici.
A un’ora e mezza dalla partenza si raggiunge il Colletto della Rocchetta situato in corrispondenza di un bivio e subito dopo una evidente costruzione in pietra sulla destra. Qui si interseca a destra la via proveniente dalla Colletta di Paesana e si prosegue il percorso ad anello voltando a sinistra su sentiero di mezza costa in direzione sud-est, con una buona panoramica sul Monviso. Si tralascia una successiva diramazione in discesa e si procede sul sentiero con saliscendi fino ad incrociare a 15 minuti dal Colletto della Rocchetta la strada sterrata che da Rocchetta conduce alle Cave. Si segue per un tratto questa via in salita ed è possibile fare una piccola deviazione verso un evidente e grande pilone votivo, costruito dal Gruppo degli Alpini di Rocchetta nel 1977, che si trova su una placca in posizione panoramica. Per raggiungerlo è sufficiente scendere per il sentierino che stacca a destra dalla strada, vicino a una costruzione in pietra (2 ore dalla Trappa).
Ritornando sulla via principale si continua fino a incontrare subito una pista che scende a destra (930 m): dopo una curva che piega verso destra, si tralascia una deviazione a sinistra in salita per proseguire diritti su strada pianeggiante. Giunti in pochi minuti a un secondo bivio, si imbocca il sentiero di sinistra in salita; superato un paio di ripidi tornanti, si continua fino a lasciare la strada principale per scendere a destra in un piccolo sentiero, che in 10 minuti circa incontra il ben segnalato bivio che intercetta la via di arrivo da Balma Boves (840 m, 2 h e 30 min. dalla Trappa).
Si lascia il sentiero che scende a destra per proseguire dritto sul percorso ad anello in direzione di Rocca la Casna. Si attraversa una zona particolarmente suggestiva per la presenza di possenti massi rocciosi sotto uno dei quali si vedono resti di costruzioni. In pochi minuti di salita si raggiunge una ben visibile roccia sporgente nel vuoto e rivolta a est: Rocca la Casna. Qui si possono ammirare le numerose incisioni rupestri dell’Età del Ferro raffiguranti degli antropomorfi.
Si continua in direzione Comba Reinaudo in un ambiente che si presenta particolarmente suggestivo per la presenza di grandi torrioni verticali sulla sinistra e ampi spazi visivi sul massiccio del Mombracco. Il sentierino procede tra numerosi noccioli in lieve discesa fino ad incrociare una deviazione in salita sulla sinistra che porta verso il Rifugio Mulatero e verso la vetta (930 m, mezz’ora da Rocca la Casna, 3 h dalla Trappa).
Qui si segue il sentiero che piega facendo una curva a destra in discesa e si prosegue fino ad attraversare il Rio Reinaudo. Il percorso prevede alcuni tratti su placca che possono diventare pericolosi in caso di roccia bagnata. In questa zona sono ancora presenti alcune belle piante di agrifoglio: diffuse un tempo su tutto il Mombracco hanno subito una vera depredazione da parte degli uomini e sono rimaste soltanto nelle porzioni meno accessibili, come questo tratto di Comba Reinaudo. Si continua a scendere attorniati da felci, betulle e noccioli, fino ad arrivare ad un punto d’osservazione da cui si gode una bella panoramica che spazia da Bric la Plata, Testa di Garitta Nuova, Testa di Cervetto fino al Monviso. Si procede in lieve discesa tra i castagni lasciando a destra delle costruzioni in pietra ed evitando qualche minuto dopo la diramazione di destra (35 minuti da bivio che intercetta salita verso vetta, 1 h da Rocca la Casna). Dopo 5 minuti si incrocia un bivio che indica sulla sinistra la via per raggiungere la palestra di roccia, si continua sempre in discesa verso destra tra maestosi castagni da frutto e numerosi esempi di terrazzamenti realizzati con i muretti a secco. Si scende su stradina tra muri in pietra fino ad incontrare tra due aree prative il rifugio-trattoria in prossimità del quale è presente una bella fontana che sgorga in una suggestiva vasca in pietra proprio dietro l’abitazione (50 minuti dal bivio per la vetta, circa 4 ore dalla Trappa).
Lasciato alle spalle il rifugio-trattoria si prosegue in discesa su strada asfaltata fino a raggiungere il parcheggio sottostante: si svolta su sterrato a sinistra attraversando il Rio Tofu per poi deviare nuovamente a sinistra sulla strada acciottolata che risale la dorsale. Dopo pochi minuti si giunge a una deviazione: si svolta a destra continuando sul percorso acciottolato, ora fiancheggiato da muretti a secco in pietra, fino a raggiungere una borgata. Oltrepassate le case, il sentiero prosegue a sinistra in salita, tra castagni, noccioli e ciliegi; si supera un’ulteriore deviazione mantenendo sempre la sinistra e si arriva in breve alle Meire Motetto, suggestivo nucleo abitativo in pietra ora abbandonato (740 m, 20 minuti circa dal rifugio-trattoria), punto di intersezione con l’itinerario proveniente dal santuario della Madonna del Devesio di Rifreddo.
In prossimità delle abitazioni si tralascia sulla sinistra il sentiero che conduce alla Croce di Rifreddo, per proseguire dritto e in piano fino a intercettare un primo spiazzo con altre meire a destra e continuare su strada in discesa. Si incontra a breve un ulteriore nucleo abitativo, le Meire Flesia, collocate sotto l’intersezione della via di provenienza con una stradina che sale da Rifreddo. Qui sono collocati una bacheca de La Montagna di Leonardo e un tavolo in legno.
Si segue in salita la carrareccia intercettata lasciando dopo poco una seconda via che conduce alla Croce di Rifreddo, visibile tra l’altro alzando lo sguardo verso sinistra. Si incrocia a 15 minuti dalle Meire Flesia una stradina che sale verso le incisioni di Rocca Danna, la si tralascia proseguendo dritto ed in prossimità di una curva si osserva bel panorama sulla collina di Saluzzo intravedendo a breve distanza la bianca Chiesetta di San Bernardo. Si raggiunge subito San Bernardo (770 m, 1h e 10 dal rifugio-trattoria, 5h 10 min dalla Trappa) nel punto in cui arriva l’itinerario da Revello: qui si trovano una bacheca de La Montagna di Leonardo, tavole e panche. La posizione della chiesetta, collocata proprio sul confine tra i comuni di Rifreddo, Revello ed Envie, offre una bella visione panoramica.
Tornati sui propri passi, si prosegue in ripida discesa in direzione nord-est incrociando dopo poco la costruzione dell’acquedotto di Envie e la strada annessa. Si procede sempre dritto in discesa, intersecando una prima pista che si unisce all’anello; ora la stradina si presenta in lieve salita e incontra una seconda pista proveniente da Sant’Antonio. Si continua lungo l’anello fino ad incontrare in prossimità di una curva un bell’esempio di balma naturale proprio in un punto panoramico da cui si vede svettare la Croce di Envie dall’alto, la pianura con l’abitato di Envie, l’abbazia di Staffarda e più a nord la Rocca di Cavour. A 40 minuti dalla chiesetta di San Bernardo si perviene ad un bivio che indica a sinistra una zona un tempo ricca di carbunere.
Proseguendo invece lungo l’anello si incrocia dapprima l’intersezione che proviene dalla località Martino di Envie (6 h dalla Trappa) e, dopo cinque minuti, sempre ignorando le deviazioni laterali, si giunge ai piedi della parete Nord di Roca Bert, palestra di arrampicata di alto livello con vie dal grado 6+ all’8b. Il percorso continua pressoché pianeggiante tra felci, brughi e castagni, superando il bivio a destra per la località Mariola, altre deviazioni minori che scendono e la via di sinistra per la Roca ‘d l’Or.
Si prosegue sempre sulla strada principale fino a raggiungere il Pian di Previ (650 m, 7 h dalla Trappa) dal quale si diparte il sentiero che scende verso Envie attraverso la pineta Belvedere. L’anello de La Montagna di Leonardo continua invece in piano fino all’intersezione con la pista forestale proveniente dalla frazione Occa di Envie (7 h 15 min dalla Trappa), riconoscibile dalla presenza di una bacheca de La Montagna di Leonardo sulla destra del percorso e di una fontana a sinistra.
Il percorso prosegue ora in costante salita fino a raggiungere la Trappa in prossimità del piazzale da cui si è partiti (920 m, 8 h dalla Trappa).